VITERBOSCEC - DOMANDE FREQUENTI - VITERBOSCEC

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Domande frequenti

Queste FAQ hanno lo scopo di dare qualche informazione solamente sui Buoni ŠCEC ed il loro utilizzo. Ci arrivano diverse richieste di inserimento online di un “percorso guidato” su come far partire un isola” o su “come far nascere un circuito in zona”. Per tale argomento non esistono FAQ. Le fasi tecniche sono relativamente poche, mentre il vero “percorso” è quello che solo il contatto umano, inizialmente anche solo vocale con attivisti dell’associazione, può spiegare appieno. Vi racconteranno la strada percorsa nelle Isole e accompagneranno nelle prime fasi.

Potete contattare l’Isola della vostra Regione,  o vedere se ci sono persone nella vostra zona dalla mappa organizzazione.

   Che cosa sono i Buoni Locali di Solidarietà?
   Come si utilizzano?
   Come si ottengono?
   Sono Buoni cartacei?
   Che rapporto hanno con l’euro? Sono convertibili?
   Quale è lo scopo di questi Buoni Locali di Solidarietà?
   Quale è il vantaggio dei consumatori e quello dei commercianti?
   E’ necessaria una spesa minima per utilizzare i Buoni Locali?
   Si può comprare un bene o un servizio al 100% con i Buoni Locali di Solidarietà?
   Quando si finiscono i buoni come si fa per ottenerne di nuovi?
   L’imprenditore che li accetta in pagamento deve pagare tasse e Iva anche sull’importo pagato in Buoni Locali?
   La percentuale di sconto è imposta dall’associazione?
   Ma chi garantisce che il commerciante non aumenterà i prezzi?
   Ma come faranno gli imprenditori a fare prezzi vantaggiosi?
   Per l’operatore economico i Buoni Locali di Solidarietà sono una privazione?
   Ma tutti questi Buoni non produrranno inflazione?
   E tutto questo quanto viene a costare?
   Quali obblighi ci sono per un associato?
   Se non sono convertibili chi ne garantisce il valore ?
   Se un operatore economico ne riceve molti e ne accumula?
   I Buoni Locali possono essere  falsificati?
   Come arrotondare le cifre in caso di decimali?

Che cosa sono i Buoni Locali di Solidarietà ŠCEC?

Un patto stretto fra persone, imprese commerciali, artigiane, agricole, professionisti ed Enti Locali, al fine di promuovere localmente lo scambio di beni e servizi accettando in cambio una percentuale del prezzo in Buoni (minimo 5%).

Come si utilizzano?

Presso commercianti, artigiani, professionisti, aziende iscritte ad Arcipelago che li accettano in una percentuale dal 5 al 30% come riduzione del prezzo in Euro (vd. esempio).

Come si ottengono?

Iscrivendosi gratuitamente all’Associazione si ricevono 100 Buoni Locali ŠCEC.

Sono Buoni cartacei?

Sono sia cartacei che elettronici. Al momento dell’iscrizione viene aperto il ContoŠCEC (totalmente gratuito) dove vengono caricati i 100 ŠCEC iniziali. Il Socio può spenderli per via elettronica, oppure trasformarli in forma cartacea; per questa operazione basta recarsi al PuntoŠCEC più vicino.

Che rapporto hanno con l’euro? Sono convertibili?

Il Buono Locale ha un rapporto 1:1 con l’euro (1 ŠCEC = 1 Euro), non è convertibile e si utilizza insieme agli euro.

Quale è lo scopo di questi Buoni Locali di Solidarietà?

Quello di ridare slancio ai territori poiché ancorando la spesa al circuito locale favoriscono gli investimenti nell’economia reale e, quindi, generano benessere nello stesso territorio.

Quale è il vantaggio dei consumatori e quello dei commercianti?

Per i consumatori è una reale diminuzione dei prezzi ed un equivalente aumento del proprio potere d’acquisto.Per gli operatori economici è un’opportunità per aumentare il giro di affari incrementando il numero e la fedeltà dei clienti.

E’ necessaria una spesa minima per utilizzare i Buoni Locali?

Essendo il taglio minimo da 0,50 ŠCEC è opportuno utilizzarli con una spesa minima di 2,50- 5 euro per facilitare il più possibile il loro uso.

Si può comprare un bene o un servizio al 100% con i Buoni Locali di Solidarietà?

Non da chi ha partita Iva per ovvi motivi fiscali. I privati, invece, che ad esempio si scambino un bene, (un tavolo piuttosto che un computer) possono decidere di accettare fino al 100% di Buoni Locali; i quali possono essere utilizzati al 100% anche per altre innumerevoli applicazioni che abbiano per oggetto scambi di tempo per mutuo aiuto ai singoli o alla comunità locale (vedi legge  8/3/2000 n. 53).

Quando si finiscono i buoni come si fa per ottenerne di nuovi?

L’associazione provvederà a fare delle distribuzioni periodiche sempre con criteri ispirati ad equità e trasparenza. I Buoni potranno  anche essere ottenuti tramite servizi alla comunità (cura agli anziani, bambini ecc.) o comportamenti virtuosi (raccolta differenziata, mense scolastiche, ecc.).

L’imprenditore che li accetta in pagamento deve pagare tasse e Iva anche sull’importo pagato in Buoni Locali?

No. Tecnicamente il Buono da diritto ad uno sconto e quindi come tale non rientra nel computo dell’imponibile per il calcolo delle tasse e dell’Iva (vd. schema)

La percentuale di sconto è imposta dall’associazione?

Ovviamente no. Ogni imprenditore, commerciante, professionista ecc. deciderà in quale percentuale accettare i Buoni Locali di Solidarietà con un minimo di accettazione del 5%

Ma chi garantisce che il commerciante non aumenterà i prezzi?

Semplicemente il mercato, se i suoi prezzi saranno concorrenziali grazie anche all’accettazione dei Buoni Locali, allora le sue entrate aumenteranno, se invece i suoi prezzi saranno più alti nonostante i Buoni allora nessuno avrà la convenienza a comprare da lui.

Ma come faranno gli imprenditori a fare prezzi vantaggiosi?

Il compito dell’Associazione sarà anche quello di lavorare a fianco degli Accettatori ŠCEC sull’accorciamento delle filiere produttive a cominciare da quella alimentare eliminando tutti gli interventi speculativi e generando così circuiti virtuosi nel territorio e tra territori.

Per l’operatore economico i Buoni Locali di Solidarietà sono una privazione?

Assolutamente no. Perché a sua volta potrà utilizzare i Buoni Locali ricevuti nel circuito, sia come consumatore, sia servendosi da fornitori aderenti all’Associazione.

Ma tutti questi Buoni non produrranno inflazione?

Essendo solo una percentuale sulla moneta utilizzata le problematiche inflattive non lo riguardano.È utile inoltre ricordare che fintanto il denaro viene utilizzato in scambi di beni e servizi, cioè nell’economia reale, lì dove scambi e servizi corrispondono ad opportunità e necessità altrettanto reali, non si può generare inflazione.

E tutto questo quanto viene a costare?

Questo è un progetto fatto dalla gente per la gente e non ha alcuno scopo di lucro. I soli costi a carico degli associati saranno il rimborso delle spese di stampa dei Buoni Locali ŠCEC e altri piccoli costi per la gestione degli strumenti informatici. La quota associativa è quindi invero simbolica, 10,00 Euro + 10,00 ŠCEC annui per i Soci Ordinari ed una donazione libera per i Soci Fruitori ad ogni distribuzione (per la definizione di Socio Ordinario e Socio Fruitore vedere il Glossario)

Quali obblighi ci sono per un associato?

Nessuno: perché si presuppone che chi aderisce, credendo alla bontà del progetto non consideri certo un obbligo l’accettare, l’utilizzare e il divulgare il progetto: ma interesse, proprio e del proprio territorio.

Se non sono convertibili chi ne garantisce il valore?

Il buon senso, innanzi tutto. Il denaro, tutto il denaro viene scambiato primariamente per convenzione: reciproco riconoscimento di beneficio. Quindi noi tutti ne siamo garanti nella misura in cui vogliamo l’interesse della comunità in cui viviamo.

Se un operatore economico ne riceve molti e ne accumula?

Nella fase iniziale di un circuito locale è più che normale avere una circolazione difficoltosa. Come ogni novità ha bisogno del suo tempo di accoglimento, comprensione, assestamento e poi di crescita.La migliore risposta è ricordare che noi, ognuno di noi è Associazione, è Circuito lì dove si opera: la nostra comprensione e sostegno al progetto deve diventare l’elemento primario di divulgazione, presso clienti e fornitori (già in essere o nuovi).

I Buoni Locali possono essere  falsificati?

La falsificazione dei Buoni in un primo momento è un falso problema. Essi circolano a fianco dell’Euro, per cui chi volesse falsificarli avrebbe solo un beneficio minimo dovendo versare una ben più sostanziosa percentuale in Euro. L’Associazione ha però già previsto sistemi di antifalsificazione, alcuni già negli ŠCEC oggi circolanti.

Come arrotondare le cifre in caso di decimali?

In caso di arrotondamento della cifra da riscuotere in Buoni si arrotonda per difetto fino allo 0,25 – 0,75 e per eccesso dallo 0,26 – 0,76.
Esempio 11 euro con 20% di accettazione =   8,80 euro + 2,20 Buoni  diviene :    9 euro e 2 Buoni
Esempio 18 euro con 10% di accettazione = 16,20 euro + 1,80 Buoni  diviene :  16 euro e 2 Buoni

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